Abituarsi alla divesità dei normali è più difficile che abituarsi alla diversità dei diversi. (Giuseppe Pontiggia)

Cosa centra un’associazione di consumatori con le barriere architettoniche?



Forse molti di voi si staranno ponendo questa domanda, in realtà centra e molto!




Per chi non conoscesse ARCO è solo il caso di far sapere che la nostra associazione, presente in Puglia dal 2004, da sempre attenta in modo particolare ad i temi legati al consumo, è stata al contempo sensibile nei confronti di tutte quelle tematiche dai risvolti sociali od ambientali che in qualunque modo incidano sugli utenti e sui consumatori, in altre parole su tutti noi.




ARCO poi, oltre a svolgere le attività di tutela legale e rappresentanza dei propri associati consuete per un’associazione di consumatori, si avvale degli apporti di professionisti che svolgono attività volontaristica a favore degli associati condividendo e sposando a pieno gli intenti statutari dell’associazione, nonché degli apporti dei singoli associati volenterosi, come noi, di contribuire, fattivamente e nell’ambito di contesti territorialmente caratterizzati, a difendere il diritto di tutti ad una migliore qualità della vita.




A volte, devo confessare, la sensazione è stata quella di essere dei Don Chisciotte e di lottare contro dei granitici “mulini a vento”.




Altre volte, invece, grazie all’ostinazione ed alla perseveranza ci si è resi conto di non essere i soli a non condividere molti aspetti della realtà (anche locale) che ci circonda e, soprattutto, di non essere i soli a volersi rimboccare le maniche per cercare di cambiare qualcosa.




La Campagna ABBATTIAMOLE è nata proprio da questa esigenza, alimentata da molte segnalazioni e desolanti constatazioni in merito al contesto della “nostra” Capitanata.




Duole convenire con chi ce lo ha fatto notare che dalle nostre parti la quotidiana attenzione a temi quali quello della qualità della vita dei “diversamente abili” sia molto bassa, se non inesistente, malgrado “diversamente abile” possa essere (o forse è) ognuno di noi laddove patisca, anche solo temporaneamente, una qualunque difficoltà motoria (donne incinta, anziani, infortunati, ecc..).




E se il “pubblico” molto lentamente è per legge costretto ad adeguare le proprie strutture, il “privato” ed il modo imprenditoriale di casa nostra paiono non accorgersi che una città davvero accessibile sia più godibile da parte di tutti.




Il reale intento di questa campagna, attraverso le segnalazioni spontanee delle barriere architettoniche, è quello di contarci; di contare quanti, come noi, siano disposti a contribuire, anche solo con un piccolo gesto simbolico, a far sì che le reali barriere, ossia quelle mentali e culturali che poggiano su superficialità e cattive prassi, vengano gradatamente ma inesorabilmente abbattute da una rinnovata coscienza civica della nostra collettività.




E perché questa davvero non sia una “lotta contro i mulini a vento” si chiede il contributo di tutti, per quanto piccolo e per quanto di rispettiva competenza, perché all’indignazione possa seguire l’azione.




Dott.ssa Carmela Pellegrino
(resp. Uff. Stampa Arco - coordinatrice Campagna Abbattiamole)



Dott.ssa Roberta Orsino
(coordinatrice Campagna Abbattiamole)